Emilio Pisa

Emilio Pisa

EMILIO PISA

(F. 1927)

Nato a Brescia il 22 marzo 1910, dopo la maturità scientifica studiò al Politecnico di Torino ove, a soli ventidue anni, si laureò in Ingegneria civile.

Appartenente ad una famiglia di costruttori, continuò la tradizione familiare. Le sue prime esperienze di lavoro furono all’estero: strade e costruzioni civili in Etiopia ed in Somalia fra cui il Municipio di Mogadiscio.

Sospesa l’attività di costruttore per il servizio militare, come Ufficiale di complemento nell’Artiglieria alpina, partecipò alla campagna di Russia dall’aprile 1942 al maggio 1943. Fu richiesto dal Genio militare ed addetto alla direzione strade. Nel dicembre 1942 era stato creduto disperso. Ma Egli non si era dato per vinto. Anzi, come dice la motivazione della Croce di guerra al Valor Militare che gli fu poi conferita, trovatosi, nei giorni 18-19 dicembre nella zona di Snarowka-Kantemirowka, dove si trovavano diversi autocarri e prezioso materiale di traghettamento, noncurante della possibile offesa da parte dei nemici, riusciva a ricuperare buona parte degli autocarri e del materiale ed a rientrare nelle nostre linee. Venne poi congedato col grado di Capitano.

Ripresa l’attività di costruttore, nel primo decennio del dopoguerra, si dedicò, con i collaboratori della sua Impresa alla ricostruzione della città semidistrutta dai bombardamenti. Nacquero così i primi condomini, si ricostruì Piazza della Vittoria.

Nel 1955, la vecchia Società “Pisa Faustino” si trasformò in “IRCES 55” e si aggiudicò appalti di grandi lavori autostradali: viadotti, galleria e manufatti vari sulle autostrade del Sole, della Serenissima, della Milano-Laghi, della Palermo-Punta Raisi, della Brennero, della Brescia-Piacenza, della Napoli-Bari, della Genova-Savona, dell’Adriatica, della Rapallo-Sestri, della Voltri-Alessandria.

Assorbendo poi la “Anonima bresciana costruzioni”, vennero eseguiti importanti lavori in Sicilia: stabilimenti, strade dell’ANAS, opere di bonifica, cementerie ecc.

Più tardi, costituendo un consorzio (CORIB) fra Romagnoli, IRCES e Bettoni, furono eseguiti importanti lavori in Arabia Saudita, nel Kuwait, in Libia ed in Egitto.

A Brescia la IRCES costruì ancora a San Polo, a Brescia 2, alla Centrale di teleriscaldamento. Costruì la centrale termoelettrica di Salionze, l’ospedale di Breno-Darfo. 

L’ing. Emilio Pisa fu l’attento ed esperto promotore, nonché direttore di ogni iniziativa nella quale trasfuse tutta la sua personalità di “costruttore”.

I Costruttori bresciani, vedendo in lui il massimo esponente della categoria, lo elessero nel loro Collegio, come Vicepresidente nell’anno 1946, nel 1950, poi dal 1952 al 1959 e Presidente dal 1947 al 1948, nel ’51 e dal 1960 al 1964.

Come contrappasso ad un dinamismo così concreto ed incalzante, Emilio Pisa coltivava un’altra dedizione, tutta spirituale: la musica, nella quale si rifugiava come ad un approdo consolatorio. Studiò violoncello, fu amico e collaboratore di emeriti musicofili concittadini, promosse, come presidente – e per molti anni – della Società Santa Cecilia, la rinascita del Teatro Grande a tempio del concertismo, contribuendo, con altri amici, all’allestimento di prestigiose serate: basterà citare una memorabile esibizione di Arturo Benedetti Michelangeli. 

Emilio Pisa morì il 7 luglio 1981 e volle andarsene in silenzio, senza disturbare nessuno. L’annunzio, per sua espressa volontà, fu dato a funerali avvenuti.

(Dal “Giornale di Brescia” del 23 luglio 1981 e da memorie di familiari e amici).

(Dalla pubblicazione: Il Liceo Scientifico “Annibale Calini” di Brescia, Magalini Editrice, 1987)