Ettore Paganuzzi

Ettore Paganuzzi

PROF. ETTORE PAGANUZZI

(Preside dal 1954 al 1970)

Nacque a Carpeneto Piacentino il 14 febbraio 1899 da Luigi ed Edvige Molinelli. La sua vita, nella giovinezza, non fu facile. Ottavo di quattordici figli, era rimasto orfano del padre a undici anni. La mamma, insegnante, doveva provvedere a tutti. Egli, pensando di farsi prete, a quindici anni e mezzo, entrò nel collegio Alberoni di Piacenza per frequentare il Liceo. Ma, durante il secondo anno, venne chiamato alle armi (era un ragazzo del '99). Uscito Sottotenente del Genio dalla Accademia di Torino, venne mandato sul Montello e sul Piave dove costruì un ponte su cui passò l'avanzata di Vittorio Veneto.

Ancora da militare, studiando da solo, riuscì a conseguire la maturità classica. Sempre senza mezzi, perché la mamma aveva altri figli ancor piccoli cui provvedere, si iscrisse alla Facoltà di Lettere di Bologna, ove si laureò, a ventidue anni, pur dovendo lavorare gran parte della giornata per mantenersi. Più avanti conseguì una seconda laurea in Filosofia alla Università Cattolica di Milano.

Insegnò a Treviso, poi a Pordenone, infine a Brescia ove giunse nel 1932, insegnando prima al Collegio Arici, poi all'Istituto Madri Canossiane e poi al Liceo Classico Arnaldo. Questo insegnamento, iniziato nel 1936, sospese per richiamo alle armi, durante la seconda guerra mondiale. Congedato col grado di Tenente Colonnello, lo riprese e continuò fino al 1954.

Dal 1954 al 1970 fu Preside del Liceo Scientifico «Annibale Calini». Preside molto impegnato e severo verso Insegnanti ed Allievi. La scuola fu per Lui una seconda famiglia. Cessando dall'incarico disse queste parole di saluto: «Miei carissimi ex alunni, vi ho tanto amato al di sopra dei nostri rapporti di scuola e di studio. A volte sono stato duretto con voi, è vero? Ma è la vita che è dura e io volevo prepararvi alla vita».

Si impegnò in varie forme di attività politiche, religiose, sociali, specie in opere caritative, pagando di persona, giungendo ad andare ad assistere gli ammalati poveri.

Fu autore di apprezzatissime pubblicazioni, specialmente in tema di educazione della gioventù. Oratore ricercato.

Fu decorato della Croce di guerra, Cavaliere di Vittorio Veneto, Medaglia d'Oro della Pubblica istruzione. Morì a Brescia, il 20 ottobre 1980, assistito dalla moglie Olga Schiesari e dal figlio medico dott. Augusto, unico a Brescia dei sei figli viventi. Per dare una idea del Suo profondo pensiero religioso, si riporta l'OFFERTA PER UNA BUONA MORTE, da Lui scritta:

«Signore, poiché io ignoro in quali condizioni di lucidità mentale e stato d'animo potrò trovarmi in punto di morte, Ti offro fin d'ora, a mente sana, quel genere di morte che Ti piacerà mandarmi e dichiaro che intendo accettarla con tutti i dolori che la accompagneranno: come atto di uniformità alla Tua volontà, come riparazione dei miei peccati, come associazione alla Tua croce, per essere associato anche alla Tua risurrezione. Ti chiedo perdono fin d'ora di tutte le parole di insofferenza e di lagnanza che potranno sfuggirmi. Dammi grazia di poter dare ai miei cari una testimonianza cristiana, come uomo di fede, nella prova finale». ETTORE PAGANUZZI 

(Dal Bollettino n. 5 dell'Associazione Alberoniana - Piacenza 1983).

(Dalla pubblicazione: Il Liceo Scientifico “Annibale Calini” di Brescia, Magalini Editrice, 1984)