Paolo Salvarani

PAOLO SALVARANI

Sono un ex del Calini, liceo che ho frequentato tra il 1975/ 79, sezione G, nei primi due anni e poi passato alla E. I miei insegnanti erano Prandolini, Mahony, Ferrari, ecc... Con i compagni di classe  ho stretto un forte legame di amicizia e con alcuni di loro mi frequento ancora oggi.

Purtroppo i miei risultati scolastici non sono stati dei migliori, ma gli anni che ho trascorso al liceo rimarranno sicuramente tra i più belli della mia vita. Anni, quelli del Calini di forte impatto emotivo, ricordo con simpatia la rivalità tra noi e quelli dell'Arnaldo. Era il periodo degli "anni di piombo" e noi giovani studenti, dal punto di vista politico, eravamo spesso coinvolti in assemblee, scioperi e occupazioni. 

E' proprio in alcuni di questi eventi, che venni chiamato in causa nell'organizzazione di gruppi di lavoro, dove si svolgevano delle vere lezioni/confronto tra alcuni di noi, in veste di professori e altri studenti. 

La chiave di volta per coinvolgere tutti fu la musica, io all'epoca ero già un DJ in una radio locale, erano da poco nate le radio libere, posso considerarmi uno dei pionieri di quel meraviglioso periodo in cui c'era ancora tutto da inventare e andavo a scuola con due borse, quella con i libri e un'altra piena di dischi, con grande disapprovazione del prof. Prandolini perchè dopo le lezioni correvo in radio per il mio programma.

In quegli incontri si discuteva un po' di tutto, di cantautori americani, italiani, gruppi come i Beatles, Rolling Stones, Genesis, Yes e tanti altri, alcuni studenti portavano la chitarra e si cantavano le canzoni di Bob Dylan, Cat Stevens, Venditti, Bennato, Baglioni, Battisti ecc..., analizzando, tutti insieme, il significato dei testi. 

Avevo poi invitato alcuni giornalisti musicali e altri miei colleghi Dj, ma l’evento più importante fu quando organizzai un incontro con tre vere star della radiofonia dell'epoca, Pierangelo Ferrara, Massimo Basso e Graziano Venieri. In quel periodo le voci della radio erano famose come i cantanti; fu un successone, mai vista l'aula magna così piena, ragazzine in visibilio, richieste di autografi ecc.. 

Dopo quell'evento mi venne un'altra idea: perchè non portare un gruppo a suonare all'interno del liceo? All'epoca facevo anche il fonico per una band bresciana molto conosciuta e con un fortissimo seguito, gli Opossum, che avevano in repertorio brani di ‘rock progressive’ e altro. 

A Brescia non era mai stato fatto nulla del genere, forse neanche in Italia. 

Proposi l'evento al mitico preside prof. Gino Bambara, assicurandogli che sarebbe filato tutto liscio e che il concerto avrebbe avuto un riscontro mediatico molto forte, ma non riuscii a persuaderlo. Non mi persi d'animo e convinsi tutti i miei professori a darmi una mano, arrivando fino al provveditore che autorizzò l'evento e alla fine il preside cedette. 

Non ricordo esattamente la data, ma fu una giornata memorabile. 

Gli Opossum iniziarono a suonare alle dieci e il concerto doveva terminare per le dodici, ma le numerose richieste di bis ci fecero superare ampiamente l’orario fissato, lasciando i bidelli e gli insegnati inermi davanti a tanto successo. Obiettivo raggiunto!

Per un giorno la musica aveva riunito sotto un'unica bandiera i vari schieramenti politici e tutto si concluse nel migliore dei modi "Peace and love".

Dopo quel concerto, insieme ad altri intraprendenti amici abbiamo dato vita a un concorso musicale che coinvolse, in un primo tempo, tutti i licei bresciani ed in seguito anche le università, “Deskomusic”, da un’idea di un noto giornalista bresciano Franco Zanetti; tra i vincitori nel corso degli anni, ci furono anche i “Precious time”, diventati in seguito “Timoria” di Omar Pedrini e Francesco Renga.

Paolo Salvarani.

P.S: per la cronaca la musica è stata il filo conduttore della mia vita e ancora adesso, dopo tanti anni, rimane sempre una mia fedele compagna!