Roberto Saccone

Roberto Saccone

ROBERTO SACCONE

Gli studi al Liceo Calini

Fu un periodo di grande importanza per la mia formazione dove accanto alla conoscenza ho potuto sviluppare valori che ancora mi accompagnano nella vita: impegno, responsabilità, amicizia. 

Università

 Ho scelto ingegneria nella convinzione che avevo fin da bambino che avrei lavorato in una impresa industriale nella quale mi sarei occupato di prodotto e di produzione. Nel percorso di studi mi sono appassionato ai temi gestionali ed ho scelto l'indirizzo che mi consentiva di sviluppare competenze anche economiche. Mi sono laureato a luglio del quinto anno al Politecnico di Milano in ingegneria impiantistica con la votazione di 90 su 100. 

Lavoro 

Dopo il periodo del militare ho iniziato a lavorare in qualità di impiegato tecnico in aziende bresciane. Durante questo periodo ho frequentato a Milano un corso serale di gestione della produzione al termine del quale sono stato assunto da una società di consulenza per la quale ho svolto incarichi in aziende molto importanti (Zegna, Marzotto, Same, Beretta ed altre). 

In una di queste, nel 1996, Elettroplastica Elettrodomestici, dopo aver studiato e presentato ai vertici della società un piano di ristrutturazione, mi è stato chiesto di assumerne la direzione. Ho accettato a patto di poter acquisire quote della società in base ai risultati che sarei riuscito a realizzare. Comincia così la mia carriera di imprenditore. Ben presto mi rendo conto che le produzioni di questa realtà (asciugacapelli, termoventilatori, ventilatori da tavola) non avrebbero avuto futuro a causa dell'affacciarsi di economie nuove molto più competitive della nostra: Taiwan e la Cina. Un asciugacapelli regalato in un fustino di detersivo che vidi in un supermercato accompagnando mia moglie a fare la spesa mi convinse a cambiare settore. Toyota presentava in quei mesi la prima utilitaria con il condizionatore di serie e De Longhi lanciava il condizionatore portatile Pinguino. Così decisi che quella sarebbe stata la mia strategia: entrare nel settore della climatizzazione. 

Nel frattempo ho acquisito quote di Elettroplastica Elettrodomestici diventandone un azionista importante. 

Nel 1989 rilevai il 50% di Olimpia Splendid che entrava anch'essa in quegli anni nel settore della climatizzazione. Ne diventai Amministratore Delegato e cominciai a svilupparla fino all'azienda che è oggi (145 milioni di fatturato, filiali in Europa, USA, Brasile, Australia e Cina, 154 dipendenti complessivamente). Ne sono diventato l'azionista di maggioranza e l'ho trasferita nel 2013 da Gualtieri (Re), dove è stata fondata nel 1956, a Brescia. 

Sono stati anni entusiasmanti che hanno visto alternarsi periodi di grande sviluppo e momenti di crisi difficili. Non ho mai smesso di crederci mettendomi al servizio dell'impresa nella convinzione che l'imprenditore sia il primo servitore della sua azienda. Ci ho messo tenacia, competenza, passione e responsabilità convinto come sono che l'impresa sia un bene sociale capace di produrre ricchezza e benessere a beneficio di tutti i suoi stakeholders. 

Nel 2010 è entrato in azienda il mio primo figlio Marco che dopo un lungo processo di apprendimento è diventato quest'anno Amministratore Delegato e Responsabile in toto dell'azienda. A lui si è affiancato tre anni fa mio figlio più giovane, Francesco, che ha assunto la responsabilità della Ricerca e Sviluppo e della Sostenibilità aziendale. 

Durante questi anni di lavoro ho potuto svolgere incarichi di rappresentanza in diverse associazioni imprenditoriali (Confindustria Brescia, Ania e Assoclima) e dal dicembre del 2019 sono Presidente della Camera di Commercio di Brescia. 

Ho sempre cercato di associare al mio impegno aziendale incarichi di interesse più ampio nella convinzione che, avendone la possibilità, l'imprenditore deve mettere a disposizione la sua esperienza per la crescita del sistema economico. Considero l'esercizio della responsabilità un privilegio, per questa ragione mi sono a volte reso disponibile ad assumere incarichi che mi consentissero di aiutare il sistema delle imprese nel loro sviluppo ed affermazione. 

Sono particolarmente impegnato oggi nella promozione della cultura della sostenibilità nella convinzione che essa sarà il vero driver competitivo del nostro sistema economico e che alle imprese spetti, tra gli altri, il compito di immaginare un nuovo modello di sviluppo che coniughi la crescita economica con il rispetto dell'ambiente e della società. Per questa ragione ho promosso Futura Expo, la più grande vetrina nazionale sulla sostenibilità dove imprese ed istituzioni promuovono le loro strategie e best practices su questo tema.

Vita privata 

Durante tutti gli anni ho potuto contare su una famiglia che mi ha aiutato condividendo i miei obiettivi e le mie passioni e sopportando le mie assenze. Ho amato e continuo a praticarlo, nei limiti concessimi dall'età, lo sport, che considero il paradigma della vita. 

Il gusto della sfida, l'impegno per raggiungere obiettivi ambiziosi, la cura del proprio talento, la disciplina cui assoggettare il proprio agire, sono valori che lo sport insegna e la vita premia. Per questa ragione ho ammirato e voluto bene al mio professore di ginnastica del Liceo, Ludovico Benassa, che per primo mi insegnò tutto ciò. A lui va la mia riconoscenza e il ricordo affettuoso. 

Amo leggere ed essere informato soprattutto per cercare di capire i cambiamenti della società e come ad essi si debba reagire cercando di volgere in positivo quanto il progresso mette a disposizione. 

Mi piace stare con me stesso, ascoltare musica e pensare, riflettere sui problemi che devo risolvere, su come posso essere utile, su quanto voglio lasciare di me alla mia famiglia, ai miei amici ed ai miei collaboratori. 

Roberto Saccone