Daniele Triva

Daniele Triva

DANIELE TRIVA 

31/10/1959 – 30/07/2014

Diplomato al Liceo Scientifico Belfiore di Mantova 58/60

Laurea in Ingegneria Chimica Università di Padova 110/110 


Il professor Alessandro Ardenghi, già docente di Scienze al Calini, ricostruisce l’appassionante cammino condiviso con l’ing. Triva:

Era l’inizio degli anni 2000: al Liceo Calini si guardava al mondo del lavoro mandando gli alunni a svolgere stage in aziende, laboratori e centri di ricerca. Nei Licei lo studio sui libri prevaleva e, per una scuola che sposava anche il “sapere, per saper fare “, condividere un tragitto da percorrere insieme ad un illuminato imprenditore e “pragmatico sognatore” (così riporta la targa davanti ad un’aula del laboratorio di scienze) era una logica conseguenza. 

Così il “Calini” e l’Ing. Triva si sono cercati e trovati, nella condivisione degli intenti. 

Il Liceo con il desiderio di stimolare anche ad uno studio legato al desiderio di applicare le nozioni apprese, l’ingegnere con la volontà di far conoscere, apprezzare e quindi perseguire l’arte di “Fare Impresa”.  

L’ingegnere aveva il sogno, attraverso l’Impresa, di migliorare la vita sia di dipendenti e familiari sia del Mondo attraverso le innovazioni tecnologiche e strumentali frutto delle attività della sua azienda. Il desiderio di diffondere l’ambizione di essere imprenditore, non per l’utile economico ma con il credo che l’imprenditore porti benessere ed emancipazione. La fabbrica, d’altra parte, era per lui luogo di lavoro ma anche di ritrovo, di condivisione, di identificazione in luoghi ed intenti. (Asilo nido autogestito, palco per feste, spazi per comuni momenti di svago).

In azienda l’Ing. Triva era Daniele, Daniele per tutti a prescindere dal ruolo che occupavano, facendo sentire tutti importanti come persone indispensabili per il progetto: la divisione degli utili era in parti uguali, indipendentemente dal grado. Utili che quasi interamente venivano reinvestiti per finanziare ricerca e sviluppo, per anticipare, o meglio, come diceva, “Creare il mercato”, per sensibilizzare chi svolgeva ricerca a non sentirsi migliore, ma dipendente da chi era in produzione e realizzava il profitto e per stimolare chi lavorava con la testa ad essere grato a chi faticava in produzione. 

Ho avuto la fortuna di respirare la sua fiducia a prescindere, fino a prova contraria, anche senza conoscere le persone.

Ho potuto apprezzare e vedere qualità che dovrebbero essere anche tipiche di un docente o di un maestro: l’instancabile curiosità, la straordinaria perseveranza e la tenacia nel perseguire quelli che potevano sembrare sogni con la capacità di condurre, con forza ed entusiasmo, i suoi collaboratori, oltre i loro limiti. Un maestro d’impresa che voleva trasmettere questo credo.

Ed è così che è iniziata la collaborazione e la fusione dei due mondi.

Daniele ha iniziato accogliendo in COPAN pochi alunni scontrandosi subito con la ritrosia dei dipendenti che si trovavano in difficoltà nella gestione dei ragazzi. Il problema fu risolto facendo emergere l’importanza di trasmettere il sapere come strumento per consolidare le conoscenze del dipendente ed ottenendo così il duplice vantaggio di insegnare sia all’alunno che al “docente”. 

I ragazzi tornavano dalle attività pomeridiane stanchi ma entusiasti per essersi sentiti importanti e parte integrante del progetto aziendale. 

Ecco la straordinaria capacità, far emergere con la fiducia, il meglio di ognuno. 

Una studentessa di Economia e commercio che aveva partecipato alle “attività di stage” scrive la sua testimonianza: “Non ho mai avuto l'occasione di ringraziarla adeguatamente per avermi offerto la possibilità di conoscere un grande imprenditore, una mente brillante, ma soprattutto un uomo di gran cuore. Durante questi due anni passati a studiare economia mi è capitato molto spesso di ricordare con ammirazione ed affetto i giorni alla Copan. Ciò che più di tre anni fa sembrava uno stage di microbiologia, oggi per me è alla base dell'ideale modello di legame tra dirigenti e dipendenti in un'azienda, ciò grazie all'esperienza diretta che ho vissuto nell'ambiente di parità, solidarietà, fiducia e professionalità creato dall'ingegner Triva.”

“L’appetito vien mangiando” e, se si è in due affiatati, ancora meglio. 

Ecco che all’attività di stage si aggiunge il progetto “Il Calini delle Imprese”, un corso triennale tenuto da 10 imprenditori di successo rivolto, con lezioni tematiche, agli alunni per diffondere il credo e stimolarli a diventare imprenditori del settore BioMedicale. 

Negli anni successivi, venuto meno il contributo esterno per le attività di laboratorio del Liceo, Daniele ha colto con entusiasmo la possibilità, con sostanziosi fondi, di permettere l’attività di laboratorio per gli alunni di tutte le classi della scuola.  Al “Calini delle Imprese” fu poi anche proposta, per alunni particolarmente motivati, una serie di incontri, da lui gestiti, finalizzati a sviluppare un progetto imprenditoriale che potesse arrivare a rendere finanziariamente indipendente le attività di laboratorio.

Il connubio Daniele-COPAN ha permesso quindi di mantenere in vita, negli ultimi 20 anni, le attività di laboratorio per l’intero istituto anche con la sponsorizzazione di attività parallele, quali la pubblicazione del volume “Pillole di neuroscienze” e la ricerca botanica durata 3 anni relativa alla mappatura della vegetazione del Monte Maddalena, sfociata nella pubblicazione del DVD riguardante il parco delle colline di Brescia.

Il ricordo del dottor Edoardo Predomi, già studente del Calini (2009-2014): “Ho avuto la fortuna di incontrare l’Ingegner Triva in diverse occasioni, prima al liceo e poi in alternanza scuola lavoro presso COPAN. Ricordo perfettamente la sensazione di entusiasmo che era in grado di trasferire e il desiderio di innovazione che esprimeva, non solo nei propri prodotti, ma nel modo stesso di fare impresa. Un esempio di leadership coinvolgente, concreta, orientata al risultato ma attraverso una sempre presente umanità. Umanità che è testimoniata dalla stima e dall’effetto dei collaboratori che hanno avuto la fortuna di compartecipare alla crescita dell’Azienda che, anche grazie ai valori dell’Ingegnere e della sua Famiglia, dà oggi lustro alla nostra città in tutto il mondo.”

Il pensiero del dottor Davide Arrigo, già assistente di laboratorio del Liceo Scientifico Calini e attualmente dirigente COPAN: “Il ricordo che ho di lui sono i suoi occhi da bambino, lucidi e pieni di meraviglia ed entusiasmo. Ricordo quando ci raccontava cosa lo muoveva a sfidare I grandi colossi del settore, aveva un senso del 'riscatto' che lo animava, con il quale io colludevo; ne rimasi attratto e mi unii al suo gruppo di lavoro senza esitare. Scoprii presto che la sua gente aveva questo in comune, la voglia di riscattarsi, di dimostrare che, anche se siamo piccoli, quando l'idea 'spacca' la si può portare ai massimi livelli e gli ostacoli diventano superabili. Fu una grande lezione di vita il periodo di lavoro passato con lui, per me era un maestro, non solo come imprenditore ma anche come persona. Non celava le sue debolezze e I suoi dubbi, te li raccontava e li condivideva come un compagno di vita.”

Brescia, 30 settembre 2023

Targa intitolazione Laboratorio a Daniele Triva